LAZIO Il Lazio ha forma quasi rettangolare, allungata parallelamente al Tirreno, sul quale si affaccia per circa 280 km. I maggiori rilievi sono formati da gruppi calcarei mesozoici e cenozoici; il più elevato, interamente laziale è il Terminillo (m 2.213); notevoli sono inoltre i massicci dei monti Sabini, Simbruini, Ernici, Lepini, Ausoni e Aurunci. Il fiume più importante è il Tevere, che ne fa parte però solo con il corso inferiore. Altri fiumi sono l'Aniene, il Velino, il Sacco, il Liri. La regione pontina, un tempo paludosa, è drenata dal canale Sisto. Nella zona nord troviamo i laghi di Bolsena, di Bracciano, di Vico, di Albano, di Nemi, che sono di tipo craterico, appunto perché occupano cavità di antichi crateri. Da segnalare inoltre una notevole idrografia sotterranea perché molto estesi sono i fenomeni carsici 8ad esempio le Grotte di Pastena). La costa è bassa e poco dotata dal punto di vista portuale: Gaeta è l'unico porto naturale, Anzio è un modesto riparo come Terracina, Civitavecchia è in gran parte un porto artificiale. Il clima è fortemente influenzato dal mare e dall'altitudine. La vegetazione spontanea era formata da macchia mediterranea nella zona costiera con estesissime pinete, mentre sui rilievi ampie erano le zone boschive. Ora l'agricoltura ha modificato il paesaggio. Tra le colture prevale quella del frumento. Le pianure di recente bonifica (ad esempio la piana di Fondi) e il Viterbese sono in gran parte utilizzati mediante colture orticole, si producono carciofi, pomodori, cavolfiori, ecc. Tra le colture arboree prevalgono nettamente il vigneto e l'oliveto; la vite è diffusa soprattutto nelle zone vulcaniche, e la produzione di uva e di vino è tra le maggiori d'Italia; notevole l'esportazione di vini tipici da pasto (vini dei Castelli, di Montefiascone, ecc.). Abbastanza estesi i frutteti, in forte aumento l'area destinata agli agrumi (conca di Fonti, piana di Gaeta). In buon incremento le colture della barbabietola da zucchero e del tabacco. In costante aumento l'allevamento bovino. Discreta importanza presenta l'industria peschereccia: i maggiori porti sono Civitavecchia, Anzio e Gaeta, ma abbastanza praticata è anche la pesca nelle acque interne, nei laghi costieri della zona pontina (lago di Paola, di Fogliano). Le risorse minerarie sono poche ma risultano presenti di materiale da costruzione (calcare, tufo, pozzolana), di travertino e marmo. Numerose le sorgenti minerali e termali (Fiuggi, Bagni di Tivoli, ecc.). Notevoli le centrali idroelettriche poste sui fiumi Liri, Aniene, Salto e Turano, come importante è quella termoelettrica di Civitavecchia; tuttavia la potenza prodotta è insufficiente per il fabbisogno regionale. Le industrie presenti sono le industrie chimiche, farmaceutiche, di fabbricazione di attrezzi agricoli e di oggetti di precisione, concentrate in massima parte a Roma; sono in declino le cartiere del Liri. Importantissimo risulta lo stabilimento FIAT di Cassino. Sono molto diffuse le fabbriche di laterizi. La regione si divide in 374 comuni, facenti capo a 5 province. Come numero di ab. seguono, dopo Roma, Latina e Viterbo, rispettivamente con 88.900 e 57.100 ab.; le cittadine di Velletri, Civitavecchia e Tivoli hanno più abitanti degli altri due caplg. provinciali, Rieti e Frosinone. Roma è una città terziaria e un grande mercato di consumo, e si trova su un nodo di traffico di importanza nazionale: la A1; la Roma-L'Aquila. Importanti sono gli aeroporti di Ciampino, per i servizi interni, e di Fiumicino, per i voli intercontinentali.