Quando per notte fonda

Mi viene in sogno il sole

ed il mare m’arride,

nei passi tuoi leggera,

cara tu a me vieni

e del mar più immenso

l’amore tuo m’appare.

Allorquando tempesta

infuriare io sento

e pavento mi tiene,

angiol, in volto bello,

al cor pace m’infondi

e miro te, o mamma

luce del ciel lucente.

Ho chiesto al fiordaliso

il vago azzurro suo

ed all’umil violetta

il soave profumo;

al ciclamin colore

e la frescura ascosa

all’erba de la siepe;

alla rosa l’olezzo

ed al giglio il candore.

Doni son questi miei

a te, che vinci fiore.

Iddio "Amore Primo"

a’ figli diede mamma

e te donò a me

e sei tu la più bella

perché sei tu mia mamma.

A le labbra due baci

vengon a dire: "mamma!".

te nomo fiate e fiate

ma saziare l’amore

per te essi non sanno.

Quando la sera Cinzia

sale lenta nel cielo

e l’incoronan stelle,

al viandante è speme,

tu sfiori delicata,

con man morbida e lieve

del figlio il caro viso,

schiuso da sonno ciglio,

te miro, mamma mia.

Mamma, il guardo tuo dolce,

conforto dammi al core.

Non v’è tremor in bruma

ché chiaro è cammino.

M’è dolce con te gire

ed il pie’ agil va;

amor tuo fuga affanni

ed al cor, core dà.